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PELLEGRINI E VIAGGIATORI NELL'ECONOMIA DI ROMA dal XIV al XVII sec, Mario Romani

PELLEGRINI E VIAGGIATORI NELL'ECONOMIA DI ROMA dal XIV al XVII sec, Mario Romani

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PELLEGRINI E VIAGGIATORI NELL'ECONOMIA DI ROMA dal XIV al XVII sec

Autore: Mario Romani
Editore: Vita e pensiero
Anno: 1948
Dettagli: 351 pagine, brossura, 25.5x17.5cm, corredato di molte tabelle nel testo indicanti sesso, età, provenienza, date e  altri dati sui pellegrini in appendice ulteriori tabelle a piena pagina
Condizione4copertina con segni di usura, macchie ai bordi e angolo mancante sul retro, pagine imbrunite dal tempo,la maggior parte delle pagine sono intonse ovvero ancora da tagliare sia nella parte laterale che nella parte sopra, 
Indice: per l'indice fare riferimento alle foto dell'inserzione
Introduzione

L’OGGETTO DELLA RICERCA 

Fra i temi che la storiografia economica italiana ha, nel suo ancor breve cammino, preferito e contribuito ad illustrare, non si può certo affermare sia quello della vita economica di Roma medioevale e moderna. Ciò che nel 186 Sigismondo Malatesta scriveva nell'introduzione al suo pregevole lavoro sugli statuti delle gabelle, esser la maggior parte della storia economica romana di quei secoli inesplorata e sconosciuta (1), poteva sostanzialmente ripetere Gino Barbieri pochi anni or sono in una delle 

pagine introduttive della sua ben nota indagine sull'industria e la politica mineraria nello stato pontificio (2), e o stituendo il significato stesso delle 

due opere e quello di altri pochi saggi apparsi dagli ultimi decenni dell'ottocento ad oggi, la migliore testimonianza della necessita dell'opera oculata ed assidua di parecchi ricercatori al fine di render possibile in futuro una sintetica ricostruzione dell'economia romana in quelle epoche in tutti i suoi aspetti. 

Tale necessità e l'interesse che suscita ogni campo di lavoro poco struttato mi avevano indotto, alcuni anni or sono, a considerare la opportunità di impegnare la mia opera di ricerca negli archivi e nelle biblioteche romane per tentare di contribuire, nell'ambito ristretto delle mie possibilità, alla precisazione di particolari aspetti della realtà economica che l'Urbe conobbe nell'età medioevale e moderna. Non avevo ancor terminato la mia, se il termine rende 1'idea, ambientazione nel terreno di studio 

cosi vagamente delineato, quando la lettura di due saggi (3), diversi per natura e respiro ma entrambi relativi ad una specifica funzione della città in cui trova il suo centro il mondo cattolico (quella di rappresentare nei secoli un luogo d’incontro ed una patria comune a miriadi di persone) mi dava la possibilità di collegare l'ormai vivo desiderio dị far di Roma oggetto materiale delle mie ricerche con un altro desiderio pure da tempo nutrito: quel di portare elementi utili, sulle orme del Fanfani (4), per la ricostruzione delle vicende dell'industria ospitaliera nel nostro paese (5) Il confluire de due desideri mi porto a precisare l'idea dị studiare le 

conseguenze che nella vita economica romana ebbe il continuo affluire di viaggiatori mossi da spirito di fede (6), o dal desiderio di rivivere fra le rovine le grandezze della Roma pagana o semplicemente da quello di trar comunque profitto da una sosta nel luogo in cui (per dirla col Bandello) (7) « comunemente concorrono tutti i belli e i più elevati ingegni del mondo , ma di studiarle in modo particolare in connessione coi problemi dell'ospitalità, più direttamente e manifestamente esprimenti à 

struttura economica di un grande centro di traffico di persone. 




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